Il 23 novembre 2014 a Tequixquiac, Messico, sono stati assassinati due difensori dei migranti che avevano denunciato di fronte alle autorità le attività del crimine organizzato della zona.
Il Washington Office for Latin America (WOLA) ha condannato energicamente il crimine, esortando le autorità a realizzare una indagine esaustiva e imparziale sui fatti.
Questo evento conferma ancora una volta la situazione di pericolo vissuta dai difensori in Messico, che realizzano un lavoro fondamentale per la protezione dei diritti umani nel Paese. Secondo la Rete Nazionale degli Organismi Civili dei Diritti Umani “Todos los Derechos para Todas y Todos”, tra gennaio 2011 e dicembre 2013 sono stati assassinati 27 difensori. Benchè il Governo federale abbia adottato un Meccanismo Nazionale per la Protezione delle Persone che Difensono i Diritti Umani ed i Giornalisti, WOLA ha ricevuto diversi report di controparti messicane che segnalano numerosi difetti nel funzionamento del meccanismo, dovuti alla mancanza di risorse e personale ed alla mancanza di cooperazione da parte delle autorità statali e locali. La morte di questi difensori dimostra l’importanza di prendere decisioni urgenti per rafforzare il meccanismo e assicurare la partecipazione attiva dei tre livelli dello stesso governo.
D’altro canto, l’uccisione dei difensori è un ulteriore indizio dei tanti rischi che devono affrontare le persone che supportano i migranti in transito e della vulnerabilità estrema di questa popolazione.
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